La storia della Palestina è stata plasmata e distorta da oltre un secolo di narrazioni imposte da potenze occidentali schiave dell’industria bellica americana. Queste narrazioni distorte hanno plasmato il destino di questa terra afflitta, sostenendo e giustificando il crudele sistema di colonialismo di insediamento e apartheid israeliano, che continua a manifestarsi davanti ai nostri occhi con il genocidio in corso di migliaia di donne e bambini a Gaza.
La lotta del popolo palestinese, la sua resistenza e le sue profonde radici sono state accuratamente documentate nel tempo. Tuttavia, troppo spesso queste prove vengono negate o nascoste da coloro che cercano di proteggere Israele dall’essere ritenuto responsabile delle sue azioni. È una lotta non solo per la terra e la libertà, ma anche per il diritto alla propria storia e alla propria narrativa.
Il lavoro sulla narrazione assume grande importanza in questa battaglia per la verità e la giustizia. Ci offre l’opportunità di costruire spazi in cui le aspirazioni al diritto alla libertà, alla giustizia e all’esistenza possano essere sollevate e condivise.
L’obiettivo di “Refugees” è dare voce a quei rifugiati palestinesi e siriani che sono stati segregati nei campi libanesi per decenni e fornire una prospettiva oggettiva degli eventi a tutti coloro che desiderano approfondire la loro comprensione della situazione e agire in solidarietà con il popolo palestinese.
La narrazione dominante, costruita per giustificare l’oppressione, deve essere contestata e ricostruita attraverso le voci dei rifugiati, che sono essenziali per smantellare il mito dell’equilibrio narrativo, che spesso presenta il conflitto come una questione di “due parti uguali”. In realtà, la situazione è profondamente squilibrata, con un’occupazione militare che persiste da decenni e un popolo costretto a vivere sotto un regime di apartheid.
Un regime imposto dallo Stato di Israele che continua a perpetrare violazioni sistematiche dei diritti umani fondamentali del popolo palestinese e dei rifugiati. Restrizioni alla libertà di movimento, discriminazioni contro i palestinesi nei territori occupati e nei campi profughi, segregazione attraverso muri e posti di blocco, e negazione del diritto al lavoro, all’istruzione e alla salute sono solo alcune delle pratiche che ricordano i giorni bui dell’apartheid in Sud Africa.
La narrazione della Palestina non può essere ridotta a una semplice disputa territoriale. È una questione di diritti umani fondamentali, dignità e giustizia. È una storia di resistenza, resilienza e speranza di un popolo che continua a lottare nonostante le avversità.
Miriamo ad essere vigili nell’esporre e contrastare le false narrazioni che cercano di negare la sofferenza e l’ingiustizia inflitte al popolo palestinese. Solo attraverso la consapevolezza, la solidarietà e l’azione possiamo sperare di creare un futuro in cui la Palestina possa finalmente godere della pace e della libertà che merita.
“Refugees” racconta non solo storie di lotta e sopravvivenza, ma anche di solidarietà e ispirazione. I nostri articoli, le immagini, i reportage e le testimonianze sono strumenti che rendono visibili, accessibili e interconnesse le narrazioni con quelle nei campi di rifugiati di chi lotta e lavora per la liberazione di una coscienza collettiva che renda giustizia al popolo palestinese.
Dan ROMEO